martedì 22 marzo 2011

SCEGLIERE IL NUCLEARE OGGI, SIGNIFICA SANCIRE IL SUICIDIO DELLE FUTURE GENERAZIONI!


La scelta rispetto al nucleare è principalmente una scelta di civiltà e democrazia! La generazione dei nostri padri già si è espressa nel referendum del 1987, bocciandola in maniera secca. Oggi, a fronte di scelte strategiche serie a quanto sembra in correlazione ad interessi per lo più di privati (a cui abbiamo di fatto venduto il nostro debito pubblico), semplicemente perché durante la crisi sarebbe più facile investire sul nucleare (a detta di diversi economisti), il nostro governo, quello stesso governo che attacca sistematicamente la Costituzione, garante anche del Diritto alla Salute e del Principio di Precauzione, dimentica che il Paese già si è espresso e decide di punto in bianco di rispolverare il nucleare.

Bene, ancora una volta, gli italiani non se la sono sentita di avallare il modus operandi di questa destra incosciente e, gli scorsi mesi, a seguito delle opportune raccolte di firme hanno dunque richiesto un referendum, così come per l'acqua pubblica, consci del fatto che il nucleare non sembra dare certezze per diversi motivi:

1. la sicurezza delle centrali, l'ultratecnologico Giappone, nella sua sventura, lo ha ampiamente dimostrato;

2. lo smaltimento delle scorie (che il Giappone manda in Francia e poi gli ritornano per riutilizzarle...ma dato la gestione pessima dei rifiuti in Italia, certamente si creerebbero disastri ambientali di portata biblica da cui sarebbe meglio tenersi alla larga);

3. le tecnologie del nucleare sono al vaglio di ricercatori e comitati scientifici mondiali per esser migliorate e quelle che istalleremo oggi in Italia sarebbero obsolete e funzionanti non prima di una decina d'anni;

4. varie zone d'Italia sono a rischio sismico e non importa se le centrali della Francia sono ad un centinaio di km di distanza, perché in caso di problemi, le radiazioni in loco superano enormemente quelle che potrebbero propagarsi nell'atmosfera e comunque bisogna attendere anni per avere un quadro epidemiologico preciso rispetto agli effetti distruttivi delle radiazioni e delle sostanze chimiche sulla salute;

5. le radiazioni provenienti dalle sostanze instabili sono cancerogene per eccellenza, provacano tumori in genere, principalmente quello alla Tiroide, possono comportare danni al DNA, leucemie e malformazioni al feto. Alcuni di questi "effetti collaterali" peraltro, sono già avvertiti nelle zone limitrofe agli inceneritori, figuriamoci in presenza di centrali nucleari!

Insomma il problema è particolarmente delicato, i rischi troppi e non perfettamente calcolati. Quindi sulla questione del nucleare non potendo avere certezze assolute, tutti gli italiani che hanno a cuore la salute dei propri figli e le sorti delle future generazioni, per coscienza dovrebbero votare "SI" PER ABBROGARE una volta per tutte il NUCLEARE!

Sarebbe a questo punto utile porsi un'altra domanda: perché, nel programmare il Piano Energetico Nazionale non si è guardato alla effettiva futuribilità ed utilità delle ENERGIE ALTERNATIVE (Solare-Eolico-Biomasse-Idrogeno)? Sempre di interessi e di aziende private in fondo parliamo, ma perseguendo questa strada, attraverso normative che disciplinino seriamente quest'ambito, almeno si sarebbe potuto gradualmente tentare di diminuire la dipendenza dal petrolio, una risorsa che tra non molti anni si esaurirà del tutto (Hubbert ha stimato che il picco della produzione mondiale di Petrolio è stato raggiunto intorno al 2000, oggi la quantità di petrolio che consumiamo è superiore a quella che estraiamo, con il conseguente aumento dei prezzi).

Certo, allo stato attuale, se facciamo finta di dimenticare le enormi criticità già esistenti, l'inquinamento provocato dall'uomo, causa del buco nell'ozono e del surriscaldamento globale, il conseguente impoverimento della fauna marina che mina l'equilibrio della catena alimentare, i cambiamenti climatici ed il discioglimento dei poli, le rogne non sono né della nostra generazione, né di quella dopo e ragionando in questi termini i problemi non li risolveremo mai alla radice!
Quand'è che decideremo di concedere un pò di respiro al nostro esausto pianeta?! Si può continuare a far guerre per affari temporanei?!

Considerando che nucleare ed acqua vanno a braccetto, perché, dopo il petrolio, le prossime guerre saranno fatte sull'acqua, i prossimi referendum sono una seria opportunità per dmostrare che l'Italia può dire la propria anche su scala mondiale e, nonostante tutto, possa sentirsi ancora un paese democratico!

Amerigo Ferrara

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